Itinerario privo di difficolta' con il quale risaliamo alcune cime secondarie del gruppo del Catinaccio, poco frequentate e molto panoramiche, lungo la dorsale spartiacque tra la Val d'Udai e la Val di Dona. Punto di partenza è il piccolo borgo di Muncion (1511 - TN) in localita' Ronch; lo raggiungiamo risalendo la Val di Fassa sulla SS48  fino alla rotatoria poco prima di Mazzin, nei pressi del camping Soal: qui seguiamo le indicazioni per Muncion-Gardeccia (strada de Gardeccia) e percorsi due tornanti lasciamo l'auto a bordo strada nei pressi della fermata del bus (il parcheggio a fianco della fermata è in gran parte riservato agli abbonati). Ci incamminiamo lungo la Strada de Cuch (segnavia CAI 579), superiamo alcune abitazioni e poco oltre troviamo un bivio: a dx continua lo stradello asfaltato mentre noi prendiamo la forestale a sx (CAI 579 e indicazioni Val d'Udai - Rif. Antermoia). Piu' avanti confluiamo nel CAI 580 che sale da dx partendo da Mazzin; transitiamo ai piedi della colata di ghiaie residuo di una vecchia grande frana che ha interessato la Busa di Lausa e attraversiamo un ponticello di legno sul Rio Udai. Poco oltre (indicazione localita' Soscorza) lasciamo il CAI 580 in favore di una chiara traccia sulla dx  (non segnata). Risaliamo nel bosco tra abeti e larici, adesso con pendenze piu' sostenute (senza particolari problemi, nonostante siano ancora evidenti i danni della tempesta Vaia del 2018) fino ad uscire in una zona piu' aperta nella quale la traccia traversa alta su una valletta erbosa sulla quale incombe una erta parete giallastra e raggiunge una radura (1934 m. - localita' Calvidoi) dove sorge una baita ed un crocifisso ligneo. Continuiamo sulla sempre buona traccia a sx della baita rientrando brevemente nel bosco per poi uscirne e traversare alti su un'altra valletta erbosa fino a giungere ad una spalla dove sorgono i ruderi di una vecchia baita. Qui la traccia si fa un po' confusa: superiamo i ruderi andando a sx e poi su dritti lungo una ripida rampa erbosa fino al limitare delle rocce soprastanti dove la traccia torna evidente. Adesso proseguiamo sulla dx traversando un tratto roccioso e sbucando sui pendii erbosi SO del Docioril. Incontriamo un'altra piccola baita oltre la quale lasciamo la traccia e iniziamo a risalire liberamente il pendio a sx puntando al soprastante crinale. Una volta raggiunto iniziamo a seguirlo sulla dx (vaga traccia) toccando prima la sommita' del Sot Palacia (ometto) e successivamente del Dociuril (su alcune mappe l'indicazione della vetta è errata). Notevoli scorci panoramici specialmente sul sottogruppo del Larsec! Dalla cima del Dociuril iniziamo a scendere seguendo sempre il crinale in direzione della vicina zona del Camerloi dove transita il CAI 577 proveniente dalla Val di Dona ed il CAI 580 che risale la Val d'Udai. Decidiamo di non raggiungere direttamente il CAI 580 ed abbandoniamo il crinale, prima della zona caratterizzata da rocce nere vulcaniche, scendendo a vista per i ripidi pendii erbosi sulla sx puntando ai ruderi di alcune antiche baite (capanne Calvinoi). Qui giunti rinveniamo, poco sotto i ruderi, l'inizio di una mulattiera, nel primo tratto abbastanza evidente ma che piu' in basso diventa un po' confusa. Siamo comunque vicini al CAI 580 e senza troppe difficolta', facendoci strada in qualche tratto tra fitti mughi, lo raggiungiamo, sbucando poco prima di un ponticello di legno. Adesso non resta che proseguire in discesa sul CAI 580, ai piedi di spettacolari bastionate rocciose: raggiungiamo nuovamente la localita' Soscorza (dove in precedenza avevamo lasciato il CAI 580) e con il medesimo percorso dell'andata torniamo a Ronch. 

NOTE:

 - nei pressi della grande frana che scende dalla Busa di Lausa si scorge sulla sx una indicazione per il "Sentiero Paola" che è stato recentemente nuovamente bollinato.

- per evitare problemi di parcheggio si puo' partire direttamente dal paese di Mazzin seguendo integralmente il CAI 580.