Rocca Pumaccioletto - Monte Matto - Monte Brusa' - Roccabiasca (Anello dal Rif. Lagoni)

ROCCA PUMACCIOLETTO 1692 M. - MONTE MATTO 1834 M. - MONTE BRUSA' 1791 M. - ROCCABIASCA 1725 M. 

RoccabiascaTorniamo nella zona del Parco dei 100 Laghi con un itinerario ad anello, lungo ma privo di difficolta', che si sviluppa interamente sul versante emiliano. Punto di partenza è il Rifugio Lagoni (1350 m. - PR) che raggiungiamo percorrendo l'A12 e l'A15 fino all'uscita di Berceto (PR) per poi seguire la SP114 fino al paese e da qui seguire le indicazioni Rif. Lagoni - Lagdei proseguendo sulla SP74; arrivati al parcheggio dei Cancelli termina l'asfalto e troviamo un bivio: a dx si va (pedaggio) in direzione del Lago Santo Parmense, mentre noi proseguiamo a sx diretti al Rifugio Lagoni (5 km circa di buon sterrato). Parcheggiamo l'auto a circa 2 km dal rifugio, in uno dei vari spiazzi a bordo carreggiata. Continuiamo a piedi raggiungendo velocemente il rifugio, che sorge nei pressi dei due laghi (Inferiore e Superiore, provati dalla siccita' di quest'anno). Seguiamo i segnavia CAI 711A che salgono nel fresco bosco sulla sx del Lago Inferiore; si guadagna quota con pendenza moderata tra alberi e grandi massi fino a traversare una pietraia e giungere ad un bivio: dritto davanti a noi prosegue il CAI 711 (che seguiremo piu' tardi) mentre noi svoltiamo a sx continuando sul CAI 711A. Con ripidi tornantini saliamo a monte della pietraia attraversata in precedenza e arriviamo ad una sella boscosa sul crinale della Rocca Pumaccioletto. Andiamo a dx fino ad uscire dagli alberi e risalire l'ultimo breve pendio erboso che termina sulla vetta della Rocca Pumaccioletto. Il versante sud precipita verticale e non consente di scendere (se non calandosi in doppia) fino alla sottostante Sella Pumacciolo. Torniamo quindi sui nostri passi fino al bivio con il CAI 711 incontrato in precedenza. Dopo un breve tratto in discesa incontriamo un nuovo bivio: a dx il CAI 711 prosegue diretto alle Capanne Lago Scuro mentre noi risaliamo sulla sx (CAI 711-737) arrivando cosi' alla Sella Pumacciolo (1630 m.). Insistiamo sul CAI 737 che sale, ora in ambiente aperto, il crinale della Rocca Pumacciolo, valica una quota secondaria e prosegue aggirando gli spuntoni rocciosi della vetta correndo alla base di essi sulla dx, per poi riguadagnare il crinale, adesso ampio e poco definito. Giungiamo cosi' alla Sella del Monte Paitino (1780 m.), crocevia di vari sentieri: noi prendiamo a dx seguendo il CAI 00. La traccia corre poco sotto il filo del crinale che in questo tratto è caratterizzato da rocce affilate; traversiamo una pietraia e proseguiamo fino a raggiungere la vetta del Monte Matto (in basso sulla dx il piccolo Lago del Bicchiere completamente a secco). Insistiamo sul crinale (CAI 00) lasciando la vetta e calando diretti al Passo di Badignana (1682 m.), altro crocevia di vari sentieri. Noi teniamo il crinale (CAI 00) alla volta della prossima vetta di giornata, il Monte Brusa'. Sulle carte questo tratto di crinale è indicato puntinato ma in realta' non presenta nessuna particolare difficolta': il crinale è caratterizzato da fitto bosco sul versante emiliano e ripidii pendii erbosi su quello toscano. Toccata la vetta del Brusa' caliamo fino al vicino Passo delle Guadine (1678 m.), ennesimo crocevia di sentieri: qui abbandoniamo il crinale scartando a dx lungo il CAI 719 "Variante Capanne di Badignana". Traversiamo su sentierino in parte roccioso, con bel colpo d'occhio sul versante ovest dell Roccabiasca, valichiamo la Sella del Brusa' e caliamo fino ad incontrare un nuovo bivio: il CAI 715 prosegue dritto mentre noi svoltiamo a sx (CAI 719) entrando nel bosco. La traccia presto diventa una larga mulattiera con la quale giungiamo alle Capanne Badignana (1480 m.), antichi ricoveri pastorali restaurati ad uso bivacco escursionistico che sorgono ai bordi di una torbiera. Proseguiamo sul CAI 719 seguendo per pochi metri l'ampio stradello forestale per poi scartare sulla sx, guidati dai segnavia bianco-rossi (CAI 721) che risalgono nel rado bosco caratterizzato dalla presenza di varie cataste di legna; valichiamo un crinale secondario e perdiamo quota aggirando alla base una pietraia per poi risalire, traversando digonalmente da sx a dx, i ripidi pendii erbosi del versante est del Roccabiasca. Giunti sul crinale la traccia svolta a sx ed incontriamo un bivio: il CAI 721 scende sulla dx (sara' la nostra via di ritorno) mentre noi proseguiamo per la vetta lungo il CAI 721VAR. La traccia traversa fino a portarsi sul margine del crinale che si affaccia sul roccioso versante ovest e risale il pendio erboso, senza difficolta', fino alla croce di vetta. In basso sulla dx si nota il Lago Pradaccio, anch'esso tristemente ridotto a poco piu' di una pozzanghera. Lasciamo la vetta e caliamo al bivio precedentemente incontrato ed imbocchiamo il CAI 721 che ci conduce alla strada sterrata per il rifugio Lagoni e da qui all'auto. 

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