Cimone della Bagozza (Anello dal rif. Cimone della Bagozza)

CIMONE DELLA BAGOZZA 2407 M.

CimonBagozza Itinerario di medio impegno fisico con il quale saliamo ad una delle cime piu' significative del gruppo Concarena-Camino (dal marcato aspetto dolomitico) con partenza dalla Val di Scalve. Il nostro anello inizia dalla localita' Cimalbosco (1555 m.) che raggiungiamo prendendo l'uscita Brescia Centro dell'A4 e percorrendo la SP510, costeggiando il Lago d'Iseo, fino ad arrivare a Boario Terme; da qui svoltiamo sulla SP294, superiamo i paesi di Angolo Terme e Schilparo (BG) e continuiamo (direzione Passo del Vivione), su stradello sempre piu' stretto, fino a destinazione. Lasciamo l'auto a bordo strada (poco spazio) e ci incamminiamo seguendo ancora la SP294 per un breve tratto fino all'altezza del bar-ristorante La Baracca: poco sopra, sulla dx, troviamo le indicazioni CAI ed uno stradello che si stacca dalla statale. Iniziamo a risalire lo stradello-mulattiera (CAI 428 - Cimone della Bagozza) ignoriamo un bivio sulla sx per il vicino rifugio Cimone della Bagozza e proseguiamo fino ad uscire dal bosco nei pressi di una conca prativa dove la traccia costeggia il corso del fiume Dezzo. Troviamo un bivio: teniamo la dx e traversiamo su ponticello il fiume Dezzo per poi risalire fino a giungere nei pressi di Malga Campelli di Sotto; affrontato un tratto un poco piu' ripido giungiamo in un'alta zona prativa pianeggiante caratterizzata da un roccione sormontato da una statua della Madonna (Conca dei Campelli); poco prima del roccione, sulla dx, si stacca la traccia segnata (CAI 417) che consente un accesso piu' diretto alla vetta del Cimone della Bagozza (sentiero dal quale noi invece scenderemo). Insistiamo sul CAI 428, attraversiamo ancora una volta il fiume e superata Malga Campelli, arriviamo finalmente al Passo di Campelli (1890 m.). Continuiamo scendendo sul versante della Val Clegna, ignoriamo il bivio sulla sx per il vicino rifugio Campione e all'altezza del secondo tornante, scartiamo a dx (cartelli e pannello con mappa) sul CAI 81. La traccia compie una lunga traversata verso sx su ghiaie guadagnando quota fino a portarsi sotto la verticale del Passo del Baione: qui il CAI 81 diventa piu' ripido e con fatica, aiutandosi in qualche tratto con le mani, raggiungiamo l'ampia sella panoramica del passo (2160 m.) dal quale ci affacciamo in Val Baione. Il panorama è dominato dalla bella parete NW della Cima della Bacchetta. Dal passo dobbiamo seguire un tratto del sentiero CAI 106; i segnavia non sono inizialmente visibili ma è sufficiente superare il dosso erboso sulla dx per ritrovarli ben evidenti e numerosi. Il CAI 106 compie una lunga traversata poco sotto il crinale, alti sulla Val Baione, alternando qualche saliscendi (qualche passo delicato) fino a condurci al Passo delle Ortiche (2292 m.). Transitiamo ai piedi di Cima Baione fino ad incontrare un ripido canalino da disarrampicare (I) per poi proseguire sulla sx lungo una facile cengia e toccare la sella tra Cima Mengol e Cima delle Casse Larghe. La traccia prosegue sulla sx, in traverso su roccette un poco esposte, per poi risalire un ripido tratto di cresta erbosa e giungere sulla vetta di Cima delle Casse Larghe (2388 m.). Procediamo in cresta per poi calare ripidamente (I) sul versante Val Baione fino a giungere al Passo delle Ortiche: sulla dx vediamo il ripido canalone di ghiaie con il quale faremo ritorno, ma per il momento proseguiamo sul CAI 106, iniziando a risalire verso la vetta del Cimone della Bagozza. La traccia si sviluppa ripida, ma senza difficolta', fino all croce sommitale. Iniziamo adesso a scendere, tornando sui nostri passi fino al Passo delle Ortiche; da qui imbocchiamo il selvaggio canale di ghiaie e sfasciumi (CAI 417), caratterizzato sulla sx dalla elegante silhouette della Torre Nino. Dopo qualche passo piu delicato (I), superata una strettoia innevata, il canale si allarga e piu' in basso presenta ghiaie "sciabili" che rendono piu' agevole la salita. Dopo la strettoia iniziale la traccia si sposta sul lato dx del canalone ed in basso iniziano una serie di ometti che ci guidano fino al Laghetto Campelli (1690 m.). Da qui potremmo risalire oltre il lago (sempre CAI 417) fino a tornare sul CAI 428 nei pressi del grande masso con statua della Madonna; noi invece abbiamo seguito una traccia segnata, ad un bivio poco prima di giungere al lago, che scnede sulla sx e si ricollega alla mulattiera del CAI 428 poco prima della Malga Campelli di Sotto. In ogni modo, da qui in poi, si torna all'auto sul CAI 428 gia' percorso all'andata.

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