Poggio alle Porche dal Sentiero dell'Alto Ribellino

POGGIO ALLE PORCHE 1869 M.

RibellinoItinerario breve e non troppo faticoso ma per lunghi tratti in ambiente selvaggio e su terreno delicato, con il quale raggiungiamo la cima del Poggio alle Porche percorrendo uno dei caratteristici cengioni sul versante SW. Per raggiungere il punto di partenza, da Lucca si percorre in auto la SS12 in direzione dell'Abetone sino in localita' Fontana Vaccaia; qui si seguono le indicazioni per l'Orto Botanico svoltando sulla SP20, in direzione di Pian di Novello. Percorso un breve tratto, in prossimita' di un deciso tornante verso sx, si stacca sulla dx uno stradello che conduce all' Orto Botanico (1304 m.); qui troviamo un ampio parcheggio e l'inizio del sentiero 104. Ci incamminiamo superando l'ingresso dell'Orto Botanico e traversando un ponte seguendo i segnavia CAI. Il largo stradello prosegue in modesta pendenza a fianco del torrente Sestaione; poco dopo un secondo ponticello lasciamo il CAI 104 scartando a sx ed iniziando a risalire lungo la ex pista rossa. Piu' avanti la pista vira decisa a sx ma noi proseguiamo dritti (traccia) entrando nel bosco su evidente mulattiera. Nei pressi di un tornante a sx incontriamo un bivio: scartiamo a dx seguendo le indicazioni per la Casetta dei Pastori (che non raggiungeremo). Continuiamo su traccia evidente nel bosco, superando alcuni fossi e guadi di rami secondari del torrente Sestaione. Incontriamo un ulteriore bivio: a dritto si raggiungerebbe la Casetta dei Pastori, mentre noi saliamo sulla sx (innseto CAI 106). Caliamo nel solco del torrente Sestaione e risaliamo dall'altra parte. Uno stradello sulla sx si dirige verso una radura erbosa mentre noi svoltiamo a dx (indicazione CAI 106) su altro stradello che prosegue uscendo definitivamente dal bosco. traversiamo adesso tra bassa vegetazione fino ad un nuovo bivio: a sx la traccia raggiungerebbe la vicina Foce del Ribellino mentre a dx si prosegue in direzione del Lago Nero. Facciamo una breve digressione fino al Lago Nero e al bivacco annesso. Tornati fino al bivio, saliamo fino a toccare il crinale nei pressi della Foce del Ribellino (1749 m.), situata tra l'Alpe delle Tre Potenze e il Poggio alle Porche: da qui inizia il tratto piu' impegnativo del giro. Cambiamo versante calando lungo una esile ma evidente traccia che si abbassa nell'alta valle del Ribellino: è l'inizio dell'antico sentiero dell'Alto Ribellino (nessuna indicazione).  La traccia traversa verso sx, perdendo quota, i ripidi pendii erbosi; incontriamo un tratto  caratterizzato da un piccolo muretto di sostegno, oltre il quale l'esile traccia è ancora abbastanza evidente per un breve tratto, dopodichè quasi sparisce. Raggiunta una spalla notiamo una macchia boscosa davanti a noi che dovremo raggiungere seguendo una cengetta un po' esposta, superata la quale entriamo nella faggeta. Ne usciamo alti sulla sx sbucando su una spalla erbosa panoramica che traversiamo senza perdere quota (nessuna traccia) fino a quando il pendio diventa piu' ripido. Continuiamo in traverso (traccia intermittente e labile) puntando a raggiungere una secondo boschetto poco prima del Fosso della Serotina. Entriamo nel boschetto e ne usciamo brevemente cercando di rimanere alti sulla sx (nessuna traccia). Fuori dagli alberi imbocchiamo una facile cengia, leggermente esposta, con la quale tocchiamo il fondo del fosso.  Da qui dobbiamo salire a toccare il crinale del Branco dell'Orso seguendo una delle due grandi cenge oblique che caratterizzano i ripidi pendii SW del Poggio alle Porche. Noi percorriamo la alta, piu' facile della bassa. Incontriamo inizialmente due solchi da attraversare su terreno non troppo stabile (specialmente il secondo); superati questi due punti la cengia, seppur a volte un poco esposta, non presenta particolari difficolta'. Raggiunto il crinale del Branco dell'Orso lo risaliamo, ripido ma facile, fino congiungerci con la cresta S del Poggio alle Porche. Insistiamo sul crinale, affrontando qualche facile roccetta, fino a giungere sulla vetta del Poggio alle Porche. Iniziamo la discesa seguendo la traccia (CAI 100) sul placido pendio orientale in direzione della Foce di Campolino (1786 m.), crocevia di molti sentieri CAI. Proseguiamo lungo un sentiero a mezzacosta sulla sx (qualche segno CAI, ma nessuna numerazione) che dopo poco costeggia una caratteristica parete rocciosa e risale brevemente ad una selletta oltre la quale troviamo un bivio (non troppo evidente): a dx si risale verso il crinale (CAI 100) mentre noi andiamo a sx, calando lungo i pendii ed andando ad intercettare la partenza della ex pista blu nei pressi di un pianoro erboso: qui la pista proseguiva sulla dx mentre noi scartiamo a sx (stradello inerbito) per poi scendere nuovamente sulla dx, traversdando un tratto caratterizzato da sfasciumi rocciosi. Giunti in un tratto caratterizzato da una placca rocciosa sotto i nostri piedi abbandoniamo il tracciato originale di quello che era un raccordo con la pista rossa in favore di una traccia sulla dx (nessuna indicazione) inizialmente tra bassa vegetazione e poi nel bosco dove trona evidente. La seguiamo in falsopiano fino ad intercettare il sentiero segnato (ma non numerato) per i Sassi Scritti. Continuiamo sul sentiero segnato facendo pero' una deviazione ulteriore piu' avanti scartando sulla dx (indicazione) fino a giugnere al Lago delle Bruciate (1455 m.), o quel che ne resta. Costeggiamo sulla dx su evidente traccia il modesto specchio d'acqua fino a intercettare nuovamente lo stradello che caratterizzava la parte bassa della ex pista blu, nei pressi del ponte sul Fosso Doccione. Alla nostra dx i cartelli indicano la zona di riserva integrale di Campolino (con breve digressione si giungerebbe ad un altro piccolo specchio d'acqua, il Lago del Greppo). Adesso proseguiamo sul percorso della ex pista blu fino a giungere nei pressi dell'Orto Botanico, chiudendo cosi' l'anello.  

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